martedì 27 novembre 2007

"Tutta colpa di Amalia!"

I
IL RITORNO DI EMMA



Quando arrivò alla stazione era già buio e mentre scendeva dal predellino del treno, un folata di aria fredda le penetrò nelle ossa attraverso il piumino aperto. Avvertì un brivido sottile, che la spinse a chiudere frettolosamente la lampo. Con un gesto usuale e meccanico, si appuntò i lunghi capelli color tiziano con un pinza che teneva in una tasca e, infine, posò per terra la valigia e incominciò a trascinarla con passo svelto verso l'uscita.
Nel piazzale illuminato dalla solita luce fioca, Emma si sentì, dopo tanti anni, di nuovo a casa. Ma, a differenza delle altre volte, non era una sensazione per niente rassicurante. Si trovò a pensare che forse sarebbe stato meglio tornare indietro, salire sul primo treno per Firenze e da lì tornarsene a Roma, a "casa sua". Sì, perché ormai quella città ..................

3 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

wow..finalmente tra una pausa tra il codice di procedura penale..sono riuscito finalmente il libro...Che dire?! Fantastico in 2 ore me lo sono, in senso figurato, divorato!
Veramente troppo bella e coinvolgente la trama...
Grande Laura

Anonimo ha detto...

grazie albeus, troppo generoso, come sempre. Mi fa piacere che tu lo abbia letto. Che fine hanno fatto gli altri? salutami tuti, a presto, Laura